Una ragazza si comporta in modo insolito col padre in clinica. Il medico si allarma dopo l’ecografia

Pubblicato il 07/05/2025
Pubblicità

Un silenzio inquietante

La stanza era insolitamente silenziosa, interrotta solo dal ritmico bip del monitor che riempiva l’aria. Sembrava che tutti trattenessero il respiro, me compresa. Persino il familiare ronzio dell’ecografo appariva più soffuso, quasi ovattato. Megan mi lanciava occhiate nervose, i suoi occhi scrutavano i miei in cerca di conforto. Le risposi con un cenno rassicurante, cercando di trasmetterle calma, anche se quel silenzio pesante inquietava me tanto quanto, forse, inquietava lei.

Un Silenzio Inquietante

Un Silenzio Inquietante

Pubblicità

Aspettare pazientemente

Presi una vecchia rivista dal tavolo e finsi di leggerla, ma i miei occhi continuavano a posarsi su Megan. Era seduta lì, cercando di sembrare indifferente, ma notai il suo gesto inconfondibile: si mordeva il labbro, segno evidente della sua ansia. “Tutto bene, Meg?” le chiesi con dolcezza. Lei rispose con un leggero movimento di spalle e un sorriso appena accennato, un gesto che apprezzai. Speravo solo che fosse sufficiente a tranquillizzarla.

Aspettare Pazientemente

Aspettare Pazientemente

Pubblicità